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TUNNEL DI NUOVA GENERAZIONE: SOLUZIONE FINALE PER LA MODERNA GESTIONE DEI SERVIZI NEL SOTTOSUOLO

Le nuove tecnologie sviluppate da Coprem – CPL, Concrete Protective Liner, che garantisce un grado di impermeabilità assoluta allo scatolare prefabbricato e Postensionamento, che consente l'attraversamento di una strada statale in poche ore – hanno finalmente permesso la realizzazione del prototipo del Tunnel tecnologico di nuova generazione, caratterizzato dalla possibilità di saldare sulla superficie interna di liner di polietilene a differenti altezze le apposite mensole per l'appoggio dei vari sottoservizi. Da molti anni Coprem è impegnata in questa area, oggi di sempre più forte attualità a seguito delle nuove richieste delle Amministrazioni Comunali, degli Enti di gestione di strade e autostrade, delle imprese, tutti impegnati a rispondere velocemente alla necessità di nuovi sottopassi, specialmente in occasione della realizzazione delle nuove rotonde, e di razionalizzazione della rete dei servizi, in occasione per esempio del rifacimento del manto stradale in città o della realizzazione di nuove arterie. Questo nuovo tunnel tecnologico può venire percepito anche come una nuova opportunità di business per gli Enti, che potranno così gestirlo con l'affitto degli spazi alle varie Utility, per esempio telefoni, luce e gas. Abbiamo realizzato tra gli altri il Tunnel Tecnologico di Livigno, che con i suoi 1400 metri è considerato il più lungo in Italia, (clicca qui per vedere il filmato), e quello di Urgnano, sotto una piazza antica e ricca di storia, a seguito di un intervento definitivo per il riordino dei servizi presenti nel sottosuolo e impedire quindi future deturpazioni della bellezza della piazza stessa.



ASPETTI TECNICI E VANTAGGI CUNICOLO TECNOLOGICO

Cunicolo tecnologico… tunnel tecnico… galleria di servizi, la si chiami come si vuole ma la sostanza è che tecnicamente l'idea funziona.

Perché funziona!
I vantaggi legati all'utilizzo del cunicolo possono essere così riassunti:
  • facilità di posa
  • agevole ispezionabilità
  • maggiore durata degli impianti (non più sottoposti alle sollecitazioni e ai cedimenti che spesso si producono con la posa sottoterra)
  • maggiore sicurezza durante gli interventi (gli addetti delle aziende erogatrici hanno una visione immediata della posizione di tutti i servizi presenti nel cunicolo)
  • minimo impatto sul traffico(per qualsiasi intervento di posa, controllo o manutenzione non è più necessario chiudere o restringere tratti di strade e marciapiedi)
  • migliore finitura delle urbanizzazioni superficiali(strade e marciapiedi possono essere finiti con materiali di migliore qualità dal momento che non sono più sottoposti a frequenti manomissioni)
  • gestione del cunicolo attraverso l'affitto degli spazi che rimangono inutilizzati ai fornitori di servizi come nel caso delle connessioni a banda larga su cavi in fibra ottica).

NUOVE REGOLE
  • Il DPCM Micheli del 3/3/99 ha posto la necessità di conoscere e di mappare i sottosistemi a rete, di pianificare il sottosuolo urbano e gestirlo attraverso il Piano Urbano del Sottosuolo (PUGSS).
  • Il DPCM introduce il concetto che le reti fanno parte integrante della città e devono essere comprese nel piano urbano attraverso un piano di settore.
  • Le reti svolgono un servizio di pubblica utilità che deve rispondere alle necessità dei cittadini e non a semplici logiche aziendali.
  • La Regione Lombardia con la legge n.26/03 completata dal regolamento regionale n.3/05 ha fatto suoi questi punti e li ha normati a livello legislativo.
  • La legge regionale stabilisce che tutti i comuni devono pianificare l'uso del sottosuolo stradale e governare lo sviluppo delle infrastrutture per l'alloggiamento dei sottosistemi a rete.
  • Il concetto di servizio alla città è stato maggiormente precisato dalla nuova legge urbanistica “Governo del Territorio” (n 12/05), dove viene prevista la elaborazione del piano dei servizi.
  • Il piano dei servizi ( art 9 c 8) è integrato, per quanto riguarda l'infrastrutturazione del sottosuolo, con le disposizioni del PUGSS, (art 38 della l.r. 12 dicembre 2003 n°26).

E' ormai tempo di affrontare la tematica dell'uso del sottosuolo delle aree urbane nella sua completezza e in un'ottica interdisciplinare.

La frammentazione delle responsabilità, l'incertezza sui ruoli e sulle competenze delle diverse amministrazioni, la frequente inadeguatezza manageriale, la mancanza di standard di intervento condivisi ed applicati, i rischi, gli sprechi, le diseconomie e le occasioni perdute fanno del sottosuolo urbano una vera e propria "terra di nessuno". Considerato che, al contrario, il sottosuolo è "terra di tutti" è importante ed urgente operare una drastica inversione di rotta come indica la nuova legislazione.


COSTI SOCIALI
La pianificazione del sottosuolo si afferma concretamente se riesce a limitare i costi sociali che il “ fare e il disfare “ nella città vengono imposti come oneri al cittadino nel momento in cui si aprono cantieri per la manutenzione o il rinnovo delle reti.

Questi interventi sono resi necessari per riparare le rotture e i disservizi che si creano nelle maglie presenti nella città. Ogni cantiere sulla strada rappresenta un nodo che interferisce con il fluire della vita urbana accentuando le difficoltà di movimento e incrementando gli aspetti collaterali che disturbano lo standard sociale e ambientale presente (il quotidiano).

I costi sociali sono la sommatoria dei disturbi e dei disservizi diretti e indiretti che la città subisce a causa dei cantieri stradali.

Essi rappresentano uno spreco economico (congestione, ritardi, disservizi, danni alla strada, rifacimento di opere presenti), un danno ambientale (rumori, emissioni, …) e sociale (incidenti, fastidi alle imprese e alle scuole, al tempo libero, …). La strada è la struttura urbana che permette 24 ore su 24 le relazioni presenti nella città ( traffico, mobilità, rapporti di lavoro, parcheggi, incontri, ecc.). Un cantiere sulla strada può essere immaginato come un “corto circuito” al flusso vitale di quella parte urbana interessata.

La situazione di scompenso si distribuisce con effetto “domino” sul complesso urbano attorno alla zona coinvolta. Questo fenomeno viene indicato dalla legge come costo sociale.
Tale situazione urbana determina dei costi che la città sopporta e che paga in modi differenziati.
Le nuove leggi di riferimento sollecitano che tali costi vadano contenuti al massimo.
La soluzione viene indicata, anche a livello normativo, attraverso la diffusione dell'alloggiamento delle reti nell'infrastruttura (cunicolo tecnologico) in modo che la gestione dei servizi e le necessità di manutenzione avvengano senza attivare continuamente cantieri sulle strade.


LA FUNZIONE DEI SOTTOSERVIZI
I sottosistemi a rete hanno rappresentato e sempre più rappresentano il tessuto connettivo del territorio. Essi lo sostengono e ne garantiscono il funzionamento. In ogni area urbana, piccola o grande, molte reti, necessarie a fornire i servizi indispensabili alla vita ed al lavoro, sono state e vengono posate nel suo sottosuolo.

Le nuove norme impongono la conoscenza globale di ogni rete collocata per poter pianificare gli interventi di manutenzione e le necessità di innovazione. Vanno monitorate le strutture dei servizi a rete presenti e ne deve essere fatta un'accurata mappatura con l'indicazione delle loro caratteristiche tecniche, di funzionamento e di servizio offerto. La mancanza di un'esatta conoscenza della collocazione topografica e della geometria delle reti operanti nel sottosuolo ha provocato spesso fenomeni di interferenza e di disturbo fra le varie infrastrutture e di inefficienza nell'uso dello spazio disponibile.

Le reti esistenti necessitano di continue manutenzioni, di ammodernamenti e di ampliamenti, per poter assicurare la funzionalità e prevenire i rischi che si possono verificare, pertanto vanno costantemente ispezionate e, qualora lo necessitino, risanate. L'efficienza complessiva della rete, o la carenza della stessa, in una qualsiasi parte, sono il risultato di scelte tecniche e finanziarie più o meno mirate che hanno caratterizzato le decisioni di governo e di innovazione a livello comunale.

E' un lavoro continuo di conoscenza, di controllo e di manutenzione che non può essere frammentato e disarticolato.Esso ha bisogno di un'azione di coordinamento e di pianificazione a livello comunale e provinciale.


OPPORTUNITA' DI LAVORO
La riorganizzazione del sottosuolo potrà determinare processi di ampliamento della base occupazionale e di miglioramento della professionalità degli operatori del settore dei servizi

L'alloggiamento delle reti in una struttura dedicata porterà alla definizione di nuove specializzazioni e forme di lavoro più complesse ed articolate rispetto all'esistente. Gli interventi di realizzazione del piano del sottosuolo avranno tempi lunghi e variabili se non si determina un sistema di convenienze che permetta di avviare il processo e determinare esempi virtuosi che permettano effetti a cascata e di crescita.

I settori che beneficeranno direttamente dall'avvio di queste attività saranno quelli urbanistico e delle costruzioni, il mondo della progettazione e soprattutto i gestori come categoria e come strutture operative.

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